Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 46011 del 11 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:46011PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale è configurabile anche quando l'agente, pur avendo consegnato i propri documenti di identificazione, aggredisce gli agenti che stanno ancora effettuando i necessari controlli sulle generalità fornite, in quanto tale condotta non può essere considerata una reazione ad un atto arbitrario, ma integra gli estremi del delitto di resistenza e del connesso reato di lesioni. La scriminante di cui all'art. 393-bis c.p. trova applicazione solo in relazione ad atti che oggettivamente, e non soltanto nell'opinione dell'agente, costituiscano una condotta arbitraria da parte del pubblico ufficiale, circostanza che non ricorre quando gli agenti stanno legittimamente svolgendo attività di controllo e identificazione di persone coinvolte in una animata discussione. L'anticipazione delle mosse degli agenti da parte dell'imputato e del suo concorrente, con l'aggressione agli stessi prima che fosse formulato l'invito a recarsi in caserma, integra pienamente il reato di resistenza, non potendo essere considerata una reazione ad un atto arbitrario. La sentenza di condanna per tali reati, fondata su una logica e completa ricostruzione dei fatti, non può essere annullata sulla base di una diversa ipotesi ricostruttiva proposta dal ricorrente, priva di riscontri probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. GIORDANO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/11/2012 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis))na Giordano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa MARINELLI Felicetta, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) impugna la sentenza indicata in rubrica con la quale la Cort…

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