Cassazione penale Sez. III sentenza n. 42893 del 4 novembre 2004

ECLI:IT:CASS:2004:42893PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni già sottoposti a sequestro probatorio è ammissibile solo quando sussiste il concreto e attuale pericolo che venga meno il vincolo di indisponibilità impresso dal precedente provvedimento, in quanto il pubblico ministero può tempestivamente richiedere l'applicazione di una misura cautelare reale. Tuttavia, quando il sequestro preventivo sostituisce il previgente sequestro probatorio, venendo meno le esigenze probatorie, i beni devono essere restituiti all'avente diritto, non potendosi far rivivere il precedente provvedimento ormai inesistente. Il giudice non può mantenere il vincolo sui beni sulla base del solo precedente sequestro probatorio, in assenza di una nuova e autonoma valutazione in ordine alla sussistenza dei presupposti per l'adozione di una misura cautelare reale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE composta dagli Ill.mi Signori: ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) M. Grillo - ((omissis)) - Consigliere ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da Fr. Ca., nato a Mo. il (...), avverso l'ordinanza del 7/5/2004 pronunciata dal Tribunale di Brescia. - Sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. Carlo M. Grillo; - Sentite le conclusioni del P.M., in persona del S. Procuratore Generale dott. G. Passacantando, con le quali chiede il rigetto del ricorso; la Corte osserva: FATTO E DIRITTO A seguito di decreto di perquisizione e sequestro, emesso il 12/1/2004 dal P.M. presso il Tribunale di Brescia nell'ambito di un'ampia indagine relativa alla violazione dell'art. 40 D.L.vo n. 504/1995, venivano sequestrati a Fr. Ca., titolare dell'omonima azienda agricola -ex art. 253 c. p…

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