Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8443 del 2 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:8443PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso da pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, attraverso la redazione di verbali di accertamento di infrazioni al Codice della Strada contenenti attestazioni non veritiere, assorbe il reato di abuso d'ufficio, in quanto la condotta illecita si esaurisce nella mera commissione della falsità, senza ulteriori comportamenti da sottoporre a sanzione penale. Pertanto, in tali casi, trova applicazione il principio di specialità di cui all'art. 323 c.p., che impone di applicare esclusivamente la sanzione prevista per il reato più grave, ossia il falso ideologico, a tutela del bene giuridico della fede pubblica, in luogo del concorso formale con l'abuso d'ufficio, al fine di evitare una duplice incriminazione per il medesimo fatto. La Corte di Cassazione, nel valutare la tenuta della motivazione della sentenza di merito, non può procedere ad una rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, la cui valutazione è riservata in via esclusiva al giudice di merito, senza che possa integrare il vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa e più adeguata valutazione delle risultanze processuali. Inoltre, il travisamento della prova si configura solo quando il giudice utilizzi un'informazione inesistente o ometta la valutazione di una prova decisiva, senza che tale vizio possa essere dedotto attraverso una lettura atomistica e parziale degli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/06/2018 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAOLA BORRELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FILIPPI PAOLA, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio limitatamente alla condanna per abuso d'ufficio. Inammissibilita' nel resto;
udito l'Avv. (OMISSIS) pe…

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