Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10789 del 7 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10789PEN

Massima

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Il diniego di misure alternative alla detenzione, come l'affidamento in prova al servizio sociale, può essere adeguatamente motivato anche sulla base di una sola ragione plausibile che faccia ritenere la scarsa probabilità di successo dell'esperimento, in relazione alle specifiche finalità rieducative e di prevenzione della recidiva. A tal fine, il giudice deve valutare non solo la gravità oggettiva dei reati commessi, ma anche la condotta tenuta dal condannato durante la detenzione e il suo effettivo percorso di recupero sociale, senza che sia necessario prendere in considerazione la sua situazione socio-familiare, trattandosi di una valutazione funzionale all'interesse della collettività e non di un beneficio da elargirsi per ragioni di mera pietà. Il diniego può quindi fondarsi sulla persistente pericolosità sociale del detenuto, desunta dall'assenza di un serio e convincente processo di abbandono delle logiche e abitudini criminali, anche in assenza di specifiche violazioni disciplinari durante la detenzione, qualora il comportamento regolare risulti meramente strumentale all'ottenimento dei benefici penitenziari, senza un'effettiva evoluzione della personalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 6549/2011 TRIB. SORVEGLIANZA di ROMA, del 27/04/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 27 aprile 2012 il Tribunale di Sorveglianza di Roma rigettava la richiesta di applicazione dei benefici di cui all'articolo 47 o.p., proposta da…

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