Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26327 del 19 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:26327PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. si configura quando un soggetto partecipa stabilmente a un'organizzazione criminale dotata di una forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo, della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, e della capacità di condizionare le scelte e i comportamenti di terzi e di infiltrarsi nell'economia legale. Ai fini della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per tale reato, è sufficiente che il soggetto risulti inserito in modo non occasionale nell'associazione, svolgendo un ruolo attivo e contribuendo al raggiungimento degli scopi criminosi, anche attraverso il compimento di attività imprenditoriali finalizzate ad agevolare l'associazione. La permanenza del vincolo associativo si presume fino a prova contraria, senza che sia necessario dimostrare il perdurare di specifiche condotte criminose successive all'ultimo fatto accertato. Inoltre, la sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p. può essere desunta dalla stessa partecipazione all'associazione mafiosa, in assenza di elementi che dimostrino l'estraneità dell'impresa ai fini e agli interessi dell'associazione. Infine, il reato di frode nelle pubbliche forniture di cui all'art. 356 c.p. si configura quando l'agente, consapevole della non conformità dei beni forniti rispetto a quanto pattuito, li utilizza comunque nell'esecuzione di un appalto pubblico, indipendentemente dalla titolarità formale dell'impresa esecutrice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. MASI Paola - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. LANNA A.Valerio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
l'ordinanza del 27/10/2022 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAOLA MASI;
sentite le conclusioni del PG, nella persona del sostituto GIOVANNI DI LEO, che conclude chiedendo l'annullamento con rinvio per il capo 13 e rigetto nel resto;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 27 ottobre 2022 il Tribunale di Cat…

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