Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2909 del 2021

ECLI:IT:TARPA:2021:2909SENT

Massima

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Il provvedimento di divieto di detenzione di armi e munizioni adottato dall'Autorità di pubblica sicurezza, pur privo di intento sanzionatorio o punitivo, ha natura cautelare al fine di prevenire possibili abusi nell'uso delle armi a tutela delle esigenze di incolumità di tutti i consociati. Tale provvedimento può essere legittimamente fondato su una valutazione discrezionale dell'Amministrazione circa l'affidabilità del soggetto interessato, senza che sia necessario un giudizio di pericolosità sociale o un comprovato abuso nell'utilizzo delle armi, essendo sufficiente il riscontro di circostanze di fatto, anche prive di rilievo penale, che gettino un'ombra sull'affidabilità del medesimo. Il sindacato giurisdizionale su tale provvedimento è pertanto ristretto, non potendosi sindacare la congruità e la ragionevolezza della valutazione discrezionale effettuata dall'Autorità amministrativa, salvo che essa risulti manifestamente irrazionale o priva di adeguata motivazione. Inoltre, l'eventuale successiva assoluzione dell'interessato in sede penale non incide sulla legittimità del provvedimento cautelare, in quanto quest'ultimo si fonda su una valutazione prognostica della situazione esistente al momento della sua adozione.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/10/2021

N. 02909/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01057/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1057 del 2010, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da registri di giustizia;

contro

Ministero dell’interno - Prefettura della Provincia di Trapani, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici, in via ((omissis)), n. 6, è domiciliato;

per l’annullamento

del decreto del Prefetto di Trapani prot. n. 29/Area I P.A. del 25 febbraio 2010, notificato il 24 marzo successivo.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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