Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9531 del 8 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:9531PEN

Massima

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Il concorso di una persona in un'associazione finalizzata all'ingresso illegale e al favoreggiamento della permanenza illegale di cittadini stranieri extracomunitari nel territorio dello Stato, nonché nell'induzione di pubblici ufficiali al rilascio di permessi di soggiorno sulla base di documentazione falsa attestante rapporti di lavoro subordinato, può essere provato attraverso elementi quali le sue ammissioni in ordine all'ausilio prestato nella falsificazione di certificazioni di reddito e buste paga, le conversazioni intercettate aventi ad oggetto pratiche relative a singoli cittadini stranieri, e i suoi contatti con soggetti che riferiscono di aver assunto operai al solo fine di far conseguire loro il rilascio dei permessi di soggiorno. L'indicazione specifica dei nominativi degli stranieri il cui ingresso illegale è stato procurato non è necessaria ai fini della motivazione, essendo sufficiente la dimostrazione dell'esistenza di soggetti nella posizione descritta. Le aggravanti relative al numero di stranieri coinvolti e al concorso di più soggetti nel reato, se contestate, devono essere adeguatamente motivate; mentre le aggravanti della commissione del fatto a fini di sfruttamento o nei confronti di minori, se non contestate, non richiedono una specifica motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/07/2014 della Corte d'Appello di Milano
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. FILIPPI Paola che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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