Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 25565 del 5 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25565PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la destinazione d'uso della sostanza stupefacente detenuta, deve considerare tutti gli elementi oggettivi e soggettivi del fatto, quali la quantità, le modalità di presentazione e le altre circostanze dell'azione, senza limitarsi al solo dato quantitativo, potendo anche un quantitativo inferiore ai limiti stabiliti integrare l'illecito penale ove risulti altrimenti dimostrata la finalità di spaccio. Inoltre, lo stato di tossicodipendenza dell'imputato non esclude di per sé la rilevanza penale della condotta, potendo anche il tossicodipendente detenere la droga per finalità di spaccio al fine di procurarsi la sostanza per l'uso personale. Infine, il giudice può negare l'attenuante del fatto di lieve entità quando la fattispecie concreta non risulti di trascurabile offensività, sia per le caratteristiche qualitative e quantitative della sostanza, sia per le modalità della condotta, essendo sufficiente il mancato riscontro anche di uno solo dei parametri indicati dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. IACOPINO Silvana G. - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ME. AN. N. IL (OMESSO);

2) FR. GE. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 5163/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 15/07/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PATRIZIA PICCIALLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. ((omissis)) del foro di…

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