Cassazione penale Sez. III sentenza n. 17537 del 24 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17537PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico, ai sensi dell'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, si configura quando il soggetto abbia un ruolo effettivo e funzionale all'interno del sodalizio, comprovato da elementi fattuali che dimostrino la sua stabile compenetrazione nell'organizzazione criminale e la consapevole volontà di contribuire al raggiungimento dei suoi scopi illeciti, anche attraverso la commissione di singoli episodi delittuosi. Il dolo del reato associativo non richiede la conoscenza reciproca tra tutti gli associati, essendo sufficiente la coscienza e volontà di partecipare, assieme ad almeno altre due persone, ad una società criminosa strutturata e finalizzata secondo lo schema legale. Ai fini della valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, il giudice di merito deve dare adeguata motivazione in ordine alla ricostruzione logica e coerente degli elementi probatori, nel rispetto dei principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze indiziarie, senza che il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione possa estendersi ad una diversa valutazione dei fatti, salvo che non emerga un travisamento della prova. Inoltre, per i reati associativi di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, l'art. 275, comma 3, c.p.p. prevede una doppia presunzione relativa, sia sulla sussistenza delle esigenze cautelari che sull'adeguatezza della misura custodiale carceraria, sicché il giudice può limitarsi a dare atto dell'inesistenza di elementi idonei a superare tale presunzione, salvo che la difesa non abbia evidenziato circostanze specifiche idonee a dimostrare l'insussistenza di esigenze cautelari o la possibilità di tutelare le stesse con misure meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/10/2018 del Tribunale della liberta' di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Stefano Corbetta;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Canevelli Paolo, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) del foro di Lecce, che ha concluso per l'accoglimento del ric…

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