Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41048 del 7 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:41048PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di beni deve essere adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza di un nesso di pertinenzialità tra i beni stessi e l'ipotesi di reato oggetto di indagine, nonché in relazione alla finalità probatoria perseguita con il vincolo reale, anche quando i beni sequestrati costituiscano il corpo del reato. La motivazione deve essere modulata in relazione al fatto ipotizzato, al tipo di illecito cui il fatto è ricondotto e alla connessione che i beni presentano con il reato, senza che sia sufficiente il mero riferimento alla natura di corpo del reato del bene sottoposto a sequestro o a formule sintetiche. Il giudice è tenuto a verificare la sussistenza di tali elementi di valutazione, a pena di nullità del decreto di sequestro probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesca - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduar - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/03/2019 del TRIB. LIBERTA' di MESSINA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. EDUARDO DE GREGORIO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ELISABETTA CESQUI;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento con rinvio limitatamente al sequestro dell'impianto di video sorveglianza e rigetto nel resto.
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
Il Tribunale di Messi…

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