Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, realizzato attraverso il trasporto di stranieri privi di titolo di ingresso nel territorio nazionale, integra un reato di pericolo concreto che sussiste anche quando il contributo del concorrente si sia limitato a rafforzare il proposito criminoso dell'altro o ad agevolare l'esecuzione del fatto, senza che sia necessario un apporto causale essenziale o determinante. Ai fini della configurabilità del concorso di persone nel reato, è sufficiente che il compartecipe abbia posto in essere un comportamento esteriore idoneo ad arrecare un contributo apprezzabile alla commissione del reato, mediante il rafforzamento del proposito criminoso o l'agevolazione dell'opera degli altri concorrenti, aumentando così la possibilità della produzione dell'evento. Il riconoscimento dell'attenuante della partecipazione di minima importanza è escluso quando il contributo del compartecipe, pur non essendo determinante, si sia comunque concretizzato in un ruolo di efficacia causale non trascurabile nell'economia generale dell'iter criminoso, come nel caso di un rafforzamento del proposito criminoso. Parimenti, l'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto è esclusa quando il numero dei clandestini favoriti integri il profilo delle condotte plurime ostative alla concessione del beneficio e quando emerga un grave ed intenso profilo della partecipazione soggettiva dell'imputato, senza che sia necessaria un'analitica indagine sulla sua personalità.