Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17026 del 21 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:17026PEN

Massima

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La prova indiziaria, per essere ritenuta idonea a fondare una pronuncia di condanna, deve essere valutata secondo un procedimento articolato in due fasi: la prima consiste nell'esame dei singoli elementi indiziari per apprezzarne la certezza e l'intrinseca valenza indicativa, mentre la seconda comporta l'esame globale di tali elementi per verificare se la relativa ambiguità di alcuno di essi, isolatamente considerato, possa risolversi in una visione unitaria, tale da consentire comunque l'attribuzione del fatto illecito all'autore, secondo il criterio dell'alto grado di credibilità razionale, sussistente anche qualora le ipotesi alternative, pur astrattamente formulabili, siano prive di qualsiasi concreto riscontro nelle risultanze processuali ed estranee all'ordine naturale delle cose e della normale razionalità umana. L'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p. può essere riconosciuta non solo quando la condotta sia finalizzata ad agevolare l'associazione mafiosa, ma anche quando le modalità esecutive siano idonee, in concreto, ad evocare nei confronti dei consociati la forza intimidatrice tipica dell'agire mafioso, quand'anche quest'ultima non sia direttamente indirizzata sui soggetti passivi, ma risulti comunque funzionale a una più agevole e sicura consumazione del reato. La concessione delle attenuanti generiche deve essere fondata sull'accertamento di situazioni idonee a giustificare un trattamento di speciale benevolenza in favore dell'imputato, sicché il diniego può essere motivato con il solo richiamo alla ritenuta assenza dagli atti di elementi positivi su cui fondare il riconoscimento del beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

Dott. MELE Maria E. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS)
avverso la sentenza del 15/09/2021 della CORTE ASSISE APPELLO di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TERESA LIUNI;
udito il Procuratore generale, Dott. COCOMELLO ASSUNTA, la quale ha chiesto il rigetto del ricorso;
L'avv. (OMISSIS), difensore dell'imputato, conclude riportandosi ai motivi di ricorso ed insistendo per l'accoglimento;
l'avv. (OMISSIS), codifensore dell' (OMISSIS), conclude insistendo per l'accoglimento del ricorso.…

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