Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 26105 del 23 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:26105PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione, afferma che: Il giudice di merito, nel valutare le prove a carico dell'imputato, non è tenuto ad un'analitica confutazione di tutte le argomentazioni difensive, essendo sufficiente che dia conto degli elementi ritenuti rilevanti e decisivi, restando implicitamente disattesi e superati gli altri, anche in assenza di una loro espressa confutazione. La declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione, fondata sulla manifesta infondatezza dei motivi, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, come la prescrizione del reato, ai sensi dell'art. 129 c.p.p. Il ricorrente, la cui impugnazione è stata dichiarata inammissibile per colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, deve essere condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. D'ISA Claudio - Presidente

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. TANGA Antonio - rel. Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 5216/2014 del 23 giugno 2014, della Corte di Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TANGA ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. POLICASTRO Aldo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udite le richieste del difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), del Foro d…

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