Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48761 del 5 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:48761PEN

Massima

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Il possesso consapevole e la disponibilità materiale di un'arma clandestina e del relativo munizionamento, rinvenuti nel veicolo nella disponibilità dell'imputato, integrano il reato di detenzione e porto illegali di armi, anche qualora l'arma e le munizioni fossero nella disponibilità di altri soggetti che utilizzavano il medesimo veicolo, purché l'imputato si trovasse in una situazione di fatto tale da poterne disporre in qualsiasi momento. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente motivato dalla sola considerazione della elevata gravità della condotta, desunta dalla natura clandestina dell'arma, dal tipo di munizionamento e dal numero di cartucce sequestrate, senza che sia necessario un esame analitico di tutti gli elementi indicati dall'art. 133 c.p. La valutazione della gravità del reato ai fini della determinazione della pena edittale e del diniego delle circostanze attenuanti generiche non comporta un rapporto di necessaria interdipendenza tra le due statuizioni, potendo il giudice fondarle su presupposti diversi. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito in ordine alla ricostruzione e alla valutazione dei fatti, se la motivazione della sentenza impugnata non presenta vizi logici o contraddittorietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. GUARDIANO A. - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata dalla corte di appello di Napoli il 17.4.2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), del Foro di Roma, in qualita…

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