Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25782 del 14 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25782PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare l'applicazione di una misura cautelare personale, è tenuto a motivare in modo congruo e logico circa la sussistenza delle esigenze cautelari e l'adeguatezza della specifica misura prescelta, anche in presenza di una presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere. In particolare, il giudice deve fornire un percorso argomentativo che dia conto in modo specifico delle ragioni per le quali ritiene che le esigenze cautelari non possano essere soddisfatte con misure meno gravose della custodia in carcere, evitando motivazioni generiche e assertive. La mancanza di una siffatta motivazione, che renda manifesta l'illogicità o l'irragionevolezza della scelta operata, comporta l'annullamento del provvedimento con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/03/2023 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), difensore del ricorrente, che ha concluso chiedendo l'annullamento della ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'…

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