A seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 99 ult. comma della legge fallimentare (corte costituzionale 3 aprile 1982 n. 69), nella parte in cui, sancendo l'inammissibilità dell'appello avverso le sentenze emesse dal tribunale fallimentare, in sede di opposizione allo stato passivo, nelle controversie non eccedenti la competenza del pretore attratte dalla competenza funzionale, preclude detto mezzo di impugnazione anche nelle controversie relative ai crediti di lavoro, di previdenza e assistenza obbligatoria che sarebbero spettate alla cognizione del pretore per ragioni di materia (art. 409 e 442 cod. proc. civ.), il ricorso per cassazione proposto in luogo dell'appello contro sentenze di tale tipo é inammissibile, ancorché anteriore alla detta dichiarazione di illegittimità costituzionale. in tale ipotesi, tuttavia, la dichiarazione di inammissibilità del ricorso non preclude la proposizione dell'appello nel termine breve di quindici giorni dalla comunicazione della sentenza della corte di cassazione concretamente applicativa della nuova disciplina risultante dalla sentenza della corte costituzionale.