Il Comune è tenuto a provvedere sull'istanza di autorizzazione paesaggistica semplificata entro i termini previsti dalla legge, verificando preliminarmente la riconducibilità dell'intervento proposto alle fattispecie di cui all'allegato B del D.P.R. n. 31/2017 e, in caso positivo, attivando il procedimento semplificato ivi disciplinato. L'inerzia ingiustificata dell'amministrazione comunale nell'adottare il provvedimento richiesto integra una violazione degli articoli 2 e 3 della Legge n. 241/1990, comportando l'obbligo di provvedere nel termine assegnato dal giudice, con nomina di un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia. Il Comune ha l'obbligo di verificare preliminarmente se l'intervento proposto rientra nelle fattispecie di cui all'allegato B del D.P.R. n. 31/2017, attivando in tal caso il procedimento semplificato ivi disciplinato, senza poter opporre la mancata prova della riconducibilità dell'intervento a tale regime. L'inerzia ingiustificata dell'amministrazione comunale nell'adottare il provvedimento richiesto entro i termini di legge integra una violazione degli articoli 2 e 3 della Legge n. 241/1990, comportando l'obbligo di provvedere nel termine assegnato dal giudice, con nomina di un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia. Il giudice può, inoltre, condannare l'amministrazione comunale al pagamento delle spese di giudizio e disporre la trasmissione degli atti alla Corte dei Conti per le valutazioni di competenza.