Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25813 del 4 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:25813PEN

Massima

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Il rifiuto di prestare il servizio militare per ragioni di coscienza non costituisce più reato dopo l'entrata in vigore della legge n. 331 del 2000 e del decreto legislativo n. 215 del 2001, in quanto tali norme hanno determinato una parziale continuità normativa che ha comportato la non totale abolizione del servizio militare obbligatorio, il quale continua ad essere previsto per specifiche situazioni e casi eccezionali, anche in tempo di pace. Pertanto, la condotta contestata all'imputato non corrisponde più al modificato contenuto della legge n. 230 del 1998, articolo 14, comma 2, e non integra più il reato di rifiuto di prestazione del servizio militare per obiezione di coscienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. GIRONI Emilio Giovanni - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. CULOT Dario - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE DI APPELLO di FIRENZE;

nei confronti di:

CI. TR., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 10/05/2005 TRIBUNALE di FIRENZE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. GIORDANO UMBERTO;

Udito il P.G., in persona del Dr. Esposito, che ha chiesto il rigetto del ricorso;…

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