Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19356 del 8 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:19356PEN

Massima

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Il diniego di misure alternative alla detenzione, quali l'affidamento in prova terapeutico, l'affidamento in prova al servizio sociale, la detenzione domiciliare e la semilibertà, è legittimo quando il condannato non soddisfa i presupposti di legge, come la mancata produzione della documentazione prescritta, l'aver già usufruito in passato di tali misure per più di due volte, la gravità dei precedenti penali, la recente commissione del reato per il quale è intervenuta condanna, le negative informazioni di polizia, i reiterati fallimenti delle misure alternative ripetutamente concesse nel passato, nonché il perdurare di problematiche di tossicodipendenza ancora troppo recenti per essere ritenute completamente superate. In tali casi, il giudice di sorveglianza è tenuto a effettuare una complessa valutazione circa il probabile conseguimento delle finalità del programma di trattamento, tenuto conto della pericolosità del condannato e dell'attitudine del trattamento a realizzare un suo effettivo reinserimento sociale. Il rigetto delle istanze di misure alternative è pertanto legittimo quando la motivazione del provvedimento risulta corretta e congrua in relazione alle circostanze del caso concreto, senza che ciò comporti una non consentita rivalutazione nel merito della decisione adottata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. LU. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 09/09/2008 TRIB. SORVEGLIANZA di TORINO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CASSANO MARGHERITA;

lette le conclusioni del P.G. Dr. D'Angelo G., che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 9 settembre 2008 il Tribunale di sorveglianza di Torino rigettava le istanze di affidamento in pr…

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