Il silenzio-rifiuto della pubblica amministrazione sulla domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di una specialità medicinale, decorso inutilmente il termine stabilito dalla legge, legittima il ricorso giurisdizionale del privato per ottenere l'adozione del provvedimento richiesto. Tuttavia, l'intervenuta emanazione del provvedimento di autorizzazione durante il giudizio determina la cessazione della materia del contendere, rendendo improcedibile il ricorso, con compensazione delle spese di giudizio in ragione della peculiarità della fattispecie. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale del privato nei confronti dell'inerzia della pubblica amministrazione, bilanciando tale esigenza con il sopravvenuto adempimento dell'obbligo amministrativo, che rende privo di utilità pratica la prosecuzione del giudizio. La massima sottolinea l'importanza del rispetto dei termini procedimentali da parte della P.A. e la necessità di assicurare una tutela giurisdizionale tempestiva ed effettiva al privato, pur riconoscendo l'irrilevanza sopravvenuta del ricorso a seguito dell'adozione del provvedimento richiesto.