Il procedimento di autorizzazione unica per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, di cui all'art. 12 del d.lgs. n. 387/2003, è soggetto a termini perentori di conclusione, pari a 180 giorni, decorsi i quali, in caso di inerzia dell'amministrazione competente, il richiedente può agire in giudizio per l'accertamento dell'illegittimità del silenzio-inadempimento. L'autorizzazione unica costituisce l'unico titolo abilitativo necessario per la costruzione e l'esercizio di tali impianti, in quanto essa sostituisce ogni altro atto di assenso o parere comunque denominato, ed è rilasciata all'esito di un procedimento unico al quale partecipano tutte le amministrazioni interessate, nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalità stabilite dalla legge n. 241/1990. Qualora il termine di conclusione del procedimento di valutazione di impatto ambientale risulti pari o superiore a quello previsto per il rilascio dell'autorizzazione unica, quest'ultimo termine deve comunque essere rispettato, ferma restando la possibilità di acquisire direttamente in conferenza di servizi la valutazione di impatto ambientale in caso di persistente inerzia degli organi preposti. Il giudice amministrativo, accertata l'illegittimità del silenzio-inadempimento, può ordinare all'amministrazione di provvedere entro un termine perentorio, condannandola altresì al pagamento delle spese di giudizio.