Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2745 del 23 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:2745PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare prevista dall'art. 274, lett. c), c.p.p., deve essere valutato non solo in relazione alla gravità del titolo di reato e alla personalità dell'indagato, ma anche in considerazione delle specifiche modalità e circostanze del fatto, nonché dell'attualità del pericolo, desumibile da elementi indicativi recenti idonei a dar conto dell'effettività del rischio di commissione di ulteriori delitti. Il mero decorso del tempo dalla applicazione della misura cautelare non è di per sé sufficiente a dimostrare l'affievolimento delle esigenze cautelari, dovendosi valutare l'intera vicenda cautelare, inclusi eventuali elementi sopravvenuti, come il provvedimento favorevole emesso nei confronti di un coindagato, che possono costituire un "fatto nuovo" rilevante ai fini della rivalutazione del quadro indiziario, ma non delle esigenze cautelari, le quali devono essere apprezzate con riferimento a ciascun indagato. Inoltre, ai fini della sostituzione della custodia cautelare in carcere con una misura meno afflittiva, il giudice deve motivare in ordine all'adeguatezza della nuova misura, anche in relazione all'applicabilità di procedure di controllo come il braccialetto elettronico, e non può limitarsi a considerare le condizioni di salute dell'indagato e dei suoi familiari, se non in modo specifico e critico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonel - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/07/2017 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa Di Stasi Antonella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Pratola Gianluigi, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 25/07/2017, il Tribunale di Roma rigettava l'appel…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.