Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34505 del 3 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:34505PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta reiterata di molestie, minacce o altri comportamenti analoghi, pur non necessariamente caratterizzata da pedinamenti o tentativi di avvicinamento fisico, sia idonea a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o di paura, tale da alterarne le abitudini di vita. L'abitualità delle condotte non viene meno per il solo fatto che vi sia stata una temporanea interruzione, anche di alcuni mesi, atteso che il reato può essere integrato anche da azioni moleste realizzate in modo inaspettato e "a sorpresa", aumentando così le conseguenze ansiogene sulla vittima. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che le condotte abbiano sfociato in atti di violenza fisica, essendo sufficiente la reiterazione di molestie, minacce o altri comportamenti analoghi, purché idonei a cagionare uno degli eventi previsti dalla norma incriminatrice, ossia il perdurante e grave stato di ansia o di paura della vittima ovvero l'alterazione delle sue abitudini di vita. Il discrimine tra il reato di atti persecutori e quello di molestie (art. 660 c.p.) risiede nella diversa entità delle conseguenze prodotte sulla vittima: il delitto di cui all'art. 612-bis c.p. ricorre quando le condotte molestatrici siano idonee a cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero l'alterazione delle abitudini di vita della persona offesa, mentre il reato di cui all'art. 660 c.p. sussiste quando le molestie si limitino a infastidire la vittima senza produrre tali gravi effetti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/07/2019 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MATILDE BRANCACCIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dr. LUIGI BIRRITTERI che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe la Corte d'Appello di L'Aquila, in parziale riforma della sentenza del Tr…

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