Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, realizzato attraverso un'associazione per delinquere, è integrato quando un gruppo criminale organizzato contatta cittadini stranieri nel loro Paese di origine, promettendo loro un lavoro retribuito in Italia a fronte del pagamento di una somma di denaro, per poi farli entrare illegalmente nel territorio nazionale, impiegandoli "in nero" presso le proprie ditte e trattenendo indebitamente parte della loro retribuzione anche mediante minacce e violenze, al fine di recuperare la somma inizialmente versata. Tali condotte, caratterizzate dalla pluralità di soggetti coinvolti, dall'organizzazione logistica e dalla sistematicità degli illeciti, integrano gli elementi costitutivi del reato associativo finalizzato al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, salvo che le dichiarazioni di alcuni testimoni-vittime, acquisite in violazione delle garanzie difensive, non possano essere utilizzate ai fini della prova della responsabilità degli imputati.