Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8026 del 2 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:8026PEN

Massima

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Il reato di peculato militare, di cui all'art. 215 c.p.m.p., si differenzia dal reato di truffa, previsto dall'art. 234 c.p.m.p., in quanto nel peculato gli eventuali artifici e raggiri posti in essere dall'agente non sono finalizzati all'impossessamento del denaro pubblico, ma costituiscono un posterius volto ad occultare l'illecita appropriazione già avvenuta; al contrario, nel delitto di truffa, gli artifici e i raggiri rappresentano le modalità indefettibili attraverso cui il militare procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con danno di altro militare, in quanto costituiscono gli strumenti utilizzati per procurarsi la disponibilità del bene oggetto dell'illecita condotta. Pertanto, ai fini della corretta qualificazione giuridica della condotta, è necessario verificare se gli artifici e i raggiri siano stati posti in essere per occultare un precedente impossessamento indebito di denaro pubblico, ovvero se essi abbiano costituito il mezzo attraverso cui l'agente è entrato in possesso della provvista, in vista della successiva condotta appropriativa. Inoltre, la sentenza di proscioglimento emessa nei confronti di un terzo estraneo non può essere utilizzata in modo improprio per impedire l'emissione di una sentenza di proscioglimento piena a favore dell'imputato, in quanto la pregiudizialità di tale decisione non può avere efficacia vincolante in un diverso processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ROMA;

nei confronti di:

1) DI. LI. SA. N. IL (OMESSO) C/;

2) ES. AN. N. IL (OMESSO) C/;

avverso la sentenza n. 6/2009 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 03/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/11/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPOZZI Raffaele;

Udito il Procur…

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