La disapplicazione della normativa nazionale di proroga automatica delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative è un obbligo per l'amministrazione e il giudice nazionale, in quanto tale disciplina è in contrasto con l'articolo 12, paragrafi 1 e 2, della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno, e con l'articolo 49 TFUE. Le proroghe ex lege delle concessioni demaniali marittime, ivi comprese quelle destinate ad approdi e porti turistici, sono incompatibili con i principi di libertà di stabilimento, di non discriminazione e di tutela della concorrenza, in quanto determinano il rinnovo automatico delle autorizzazioni in assenza di una procedura di selezione tra i potenziali candidati. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a indire procedure di gara per l'affidamento delle concessioni demaniali marittime alla scadenza dei relativi titoli, senza possibilità di ulteriori proroghe, in ossequio alla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea e del giudice amministrativo nazionale.