Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7090 del 18 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:7090PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di somme di denaro può essere legittimamente disposto dal giudice quando, sulla base di una valutazione sommaria degli elementi acquisiti, emerga il "fumus commissi delicti" in relazione al reato di appropriazione indebita, senza che sia necessaria una compiuta valutazione di tutti gli elementi di fatto e di diritto rilevanti ai fini della configurabilità del reato, atteso che la misura cautelare reale mira a impedire la dispersione o l'occultamento dei beni prima della decisione del giudice della cognizione, ovvero il loro utilizzo illecito. Pertanto, il giudice del riesame non è tenuto a una valutazione esaustiva delle doglianze difensive e della documentazione prodotta, essendo sufficiente che la motivazione del provvedimento impugnato dia conto in modo coerente e logico delle ragioni per le quali è stato ritenuto sussistente il "fumus commissi delicti", senza che ciò comporti una violazione di legge censurabile in sede di legittimità. Inoltre, il ricorso per cassazione avverso il provvedimento cautelare reale è ammissibile solo per violazione di legge, con esclusione dei vizi di motivazione che non si traducano in una motivazione meramente apparente o assolutamente inidonea a rendere comprensibile il percorso logico-giuridico seguito dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA Marco M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza n. 837/14 in data 24/9/2014 del Tribunale di Roma in funzione di giudice del riesame;

visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dr. ((omissis)) ALMA;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. FODARONI ((omissis)) che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

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