Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23414 del 12 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:23414PEN

Massima

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Il reato di rapina non può essere assorbito dai reati di minaccia e percosse commessi in momenti e ai danni di soggetti passivi diversi, in quanto le condotte costituiscono autonome e distinte fattispecie delittuose, ciascuna con propri elementi costitutivi e beni giuridici tutelati. Il giudice di merito, nel valutare la configurabilità del concorso formale di reati, deve esaminare attentamente le circostanze di tempo, luogo e soggetti passivi, al fine di accertare l'autonomia e la separatezza delle condotte criminose, senza poter procedere all'assorbimento di alcune di esse in altre più gravi. Il principio di specialità, che impone l'assorbimento del reato meno grave in quello più grave, non opera quando le fattispecie delittuose, pur avendo in comune alcuni elementi costitutivi, presentano ulteriori elementi specializzanti che le rendono autonome e distinte. Pertanto, il giudice di legittimità è tenuto a verificare la correttezza della valutazione compiuta dal giudice di merito in ordine alla configurabilità del concorso formale di reati, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello, se questa risulta adeguatamente motivata e rispettosa dei principi giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamill - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignaz - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/05/2016 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/04/2017, la relazione svolta dal Consigliere PARDO IGNAZIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VIOLA ALFREDO POMPEO che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
La CORTE APPELLO di MESSINA, c…

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