Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23201 del 9 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23201PEN

Massima

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Il dolo generico, ossia la volontarietà e la consapevolezza della falsa attestazione, è sufficiente ai fini della sussistenza dell'elemento soggettivo del reato di falsità ideologica in atto pubblico. Pertanto, la mancanza dell'elemento psicologico del reato non può essere ritenuta ai fini del proscioglimento degli imputati, in quanto il dolo generico è integrato dalla volontarietà e consapevolezza della falsa attestazione, a prescindere dalla finalità perseguita. Tuttavia, il reato risulta estinto per intervenuta prescrizione, in applicazione della disciplina più favorevole all'imputato, vigente al momento della pronuncia della sentenza di primo grado. Ciò comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata e la conseguente decisione sulle statuizioni civili in conformità all'assoluzione pronunciata in primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CE. GI. , N. IL (OMESSO);

2) DE. MA. SI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4193/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 20/02/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/02/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Delehaye Enrico, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio…

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