Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2000 del 18 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:2000PEN

Massima

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Il giudice che abbia pronunciato o concorso a pronunciare una precedente sentenza nei confronti di altri soggetti, nella quale la posizione di un imputato in ordine alla sua responsabilità penale non sia stata oggetto di valutazione di merito, non è incompatibile a giudicare successivamente della partecipazione di tale imputato all'associazione per delinquere (anche di tipo mafioso) oggetto del precedente giudizio. Ciò in quanto la mera connessione probatoria tra i due procedimenti, che non comporti una valutazione di merito svolta dallo stesso giudice sul medesimo fatto e nei confronti di identico soggetto, non determina la sussistenza di una ipotesi di ricusazione. Pertanto, l'incompatibilità del giudice derivante dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 371 del 1996 sussiste solo nei casi in cui l'oggetto del precedente giudizio espresso sia la partecipazione dell'imputato all'associazione per delinquere, e non già l'esistenza della stessa associazione. Ciò in quanto, anche dopo tale pronuncia, non sussiste incompatibilità del giudice che abbia concorso alla pronuncia di condanna per associazione per delinquere (anche di tipo mafioso) a giudicare successivamente della partecipazione ad essa di un imputato rimasto estraneo, a seguito di provvedimento di separazione, al processo per il reato associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/05/2020 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;
lette le conclusioni del Procuratore Generale, nella persona della Dott. CASELLA Giuseppina, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, emessa dalla Corte di Appello di Bologna, e' stata rigettata l'istanza di ricusazione proposta da (OMISSIS), nel proc. n. 8845/15 r.…

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