Consiglio di Stato sentenza n. 2266 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:2266SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio, una volta revocato dall'amministrazione competente, determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio amministrativo, con conseguente compensazione delle spese di giudizio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'annullamento o la revoca dell'atto impugnato, intervenuti nel corso del giudizio, comportano la cessazione della materia del contendere, indipendentemente dalla fondatezza originaria delle censure dedotte dal ricorrente. Ciò in quanto, venuto meno l'oggetto del contendere, il giudice non può più pronunciarsi nel merito della controversia, ma deve limitarsi a dichiarare la cessazione della materia del contendere e a disporre la compensazione delle spese di giudizio. Tale principio si fonda sulla natura strumentale del processo amministrativo, volto alla tutela di posizioni giuridiche soggettive incise da provvedimenti amministrativi, e sulla conseguente irrilevanza, ai fini della decisione, della fondatezza originaria delle censure, una volta che l'amministrazione abbia rimosso l'atto impugnato. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è pertanto la seguente: "Il venir meno dell'atto impugnato nel corso del giudizio amministrativo, per effetto della sua revoca o annullamento da parte dell'amministrazione, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione delle spese di giudizio, indipendentemente dalla fondatezza originaria delle censure dedotte dal ricorrente".

Sentenza completa

Pubblicato il 16/04/2018

N. 02266/2018REG.PROV.COLL.

N. 03873/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3873 del 2012, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, viale Parioli N°44;

contro

Comune di Trani, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato presso la Segreteria del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferro 13;
Regione Puglia non costituito in giudizio;
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata ex le…

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