Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 33161 del 25 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:33161PEN

Massima

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La restituzione nel termine per impugnare la sentenza di condanna, prevista dall'art. 175 c.p.p., è un rimedio straordinario concesso all'imputato che non abbia avuto effettiva conoscenza del processo a suo carico, a differenza della rescissione del giudicato ex art. 625-ter c.p.p. che costituisce un mezzo di impugnazione straordinario. Pertanto, qualora l'interessato abbia erroneamente proposto istanza ai sensi dell'art. 175 c.p.p., il giudice non può applicare il principio di conservazione degli atti di cui all'art. 568 c.p.p., comma 5, riqualificando d'ufficio l'impugnazione, ma deve decidere sulla base delle regole che disciplinano l'ammissibilità della richiesta di restituzione nel termine, restituendo gli atti al giudice competente per l'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. ((omissis)) - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandria - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
Sull'istanza presentata da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
visti gli atti;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), il quale ha richiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ha proposto dinanzi alla Corte d'appello di Venezia ai sensi dell'articolo 175 c.p.p., istanza per la restituzione nel termine per impugnare la sentenza di…

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