Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42061 del 8 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:42061PEN

Massima

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Il reato di usura, aggravato dal metodo mafioso, è configurabile quando la condotta dell'agente, pur in assenza di un'esplicita richiesta o di specifici atti di violenza o minaccia, risulta oggettivamente idonea a esercitare sulla vittima una particolare coartazione psicologica evocativa della forza intimidatrice tipica dell'agire mafioso. Ciò può desumersi anche da comportamenti o dichiarazioni dell'indagato che richiamino alla mente e alla sensibilità del soggetto passivo il vincolo associativo e la capacità di intimidazione propri delle organizzazioni di tipo mafioso, a prescindere dall'accertamento dell'effettiva appartenenza dell'agente a tali sodalizi. La sussistenza del pericolo di reiterazione del reato, rilevante ai fini dell'applicazione della custodia cautelare in carcere, deve essere valutata dal giudice sulla base di una prognosi fondata sulla personalità dell'indagato, desumibile anche dalle modalità del fatto per cui si procede, nonché sulle sue concrete condizioni di vita, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere. Quando il reato è aggravato ai sensi dell'art. 416-bis.1 c.p., opera una presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, che può essere superata solo in presenza di elementi specifici dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure. In tal caso, il giudice non ha l'onere di argomentare in ordine alla sussistenza o permanenza delle esigenze cautelari, ancorché sia decorso un notevole lasso di tempo tra i fatti contestati e l'adozione della misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/03/2022 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ROMANO GIULIO, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE NICASTRO.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 08/03/2022, il Tribunale di Catanzaro, in sede di riesame, confe…

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