Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49707 del 6 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:49707PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare la credibilità soggettiva e l'attendibilità oggettiva delle dichiarazioni accusatorie rese dal coindagato o coimputato nel medesimo reato o da persona indagata o imputata in un procedimento connesso o collegato, ai sensi dell'art. 192, commi 3 e 4, c.p.p. Tali dichiarazioni integrano i gravi indizi di colpevolezza di cui all'art. 273, comma 1, c.p.p. solo se valutate attendibili e corroborate da riscontri estrinseci individualizzanti, tali da attribuire capacità dimostrativa e persuasività probatoria in ordine all'attribuzione del fatto-reato al soggetto destinatario di esse. La chiamata in correità o in reità "de relato", anche se non asseverata dalla fonte diretta, può avere come unico riscontro altra o altre chiamate di analogo tenore, purché siano rispettate determinate condizioni. Il giudice di legittimità, nel sindacare la valutazione dei gravi indizi di colpevolezza operata dal giudice del riesame, deve verificare la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter riesaminare la ricostruzione dei fatti. Eventuali divergenze o discrasie tra le dichiarazioni accusatorie rese da più collaboratori di giustizia, che investano solo elementi circostanziali e non il nucleo essenziale del narrato, non sono idonee a inficiare l'attendibilità dei chiamanti, a condizione che le loro propalazioni siano comunque confermate da altri elementi di riscontro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/05/2019 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALIFFI FRANCESCO;
sentite le conclusioni del PG Dr. ROBERTO ANIELLO che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore: e' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di NAPOLI che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 23 maggio 2019, il Tribunale di Napoli, adito ai se…

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