Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1024 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:1024SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di permesso di costruire costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, che non richiede una specifica motivazione ulteriore rispetto all'accertamento dell'abusività dell'intervento, essendo l'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso "in re ipsa". L'amministrazione non è tenuta a valutare preventivamente la possibile sanabilità dell'abuso, in quanto il rilascio del permesso di costruire in sanatoria ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 consegue necessariamente ad un'istanza dell'interessato, mentre all'ente compete l'esercizio della vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia e l'adozione dei provvedimenti repressivi. La presentazione di tale istanza di sanatoria determina solo la sospensione dell'efficacia dell'ordine di demolizione, che riacquista piena efficacia in caso di rigetto della domanda. Inoltre, l'ordine di demolizione può essere adottato dal dirigente o responsabile del competente ufficio comunale, in quanto rientrante nell'esercizio dei poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla normativa vigente, senza che sia necessaria l'adozione da parte del Sindaco. Infine, la mancata comunicazione di avvio del procedimento non determina l'annullabilità del provvedimento, in quanto trattasi di atto vincolato il cui contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso.

Sentenza completa

N. 00309/2007
REG.RIC.

N. 01024/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00309/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 309 del 2007, proposto da:
Gennaro Auriemma e Chiara Coviello, rappresentati e difesi, giusta procura a margine del ricorso introduttivo, dall’Avvocato Luigi Raia, con il quale elettivamente domiciliano in Napoli, alla piazza Bovio n. 14;

contro

il Comune di Somma Vesuviana, in persona del rappresentante legale p.t., rappresentato e difeso, giusta procura a margine dell’atto di costituzione e in virtù di determina n. 88/2007, dall’Avvocato Orazio Abbamonte con il quale elettivamente domicilia in Napoli al viale A. Gramsci n. 16;

per l'annullamento

1) dell’ordinanza n. 145 del 7 novembre …

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