Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11287 del 16 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:11287PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso si configura non solo per coloro che ricoprono ruoli apicali o di vertice all'interno del sodalizio criminoso, ma anche per coloro che, pur senza ricoprire cariche formali, svolgono un ruolo attivo e organico nell'ambito dell'associazione, interagendo stabilmente e sistematicamente con gli altri associati e contribuendo al perseguimento dei fini illeciti del gruppo. A tal fine, rilevano non solo le condotte direttamente finalizzate alla realizzazione dei reati-scopo, ma anche quelle che, pur non integrando reati autonomi, siano espressive della compenetrazione dell'imputato nel tessuto organizzativo del sodalizio e della sua consapevole adesione ai programmi criminosi dello stesso, come il compimento di atti di intimidazione, l'attività di collegamento tra i vertici e gli altri membri, la riscossione del "pizzo" per conto dell'associazione, la disponibilità di armi da parte del gruppo. L'accertamento di tali condotte, valutate nel loro complesso e in relazione al contesto in cui si inseriscono, consente di ritenere integrato il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa, a prescindere dalla commissione di specifici reati-fine, la cui realizzazione, tuttavia, può costituire un ulteriore elemento di prova della operatività del sodalizio e del ruolo svolto dal singolo partecipante. Inoltre, ai fini della configurabilità dell'aggravante del metodo mafioso prevista dall'art. 416-bis, comma 4, c.p., è sufficiente che il gruppo criminoso abbia la disponibilità di armi, a prescindere dalla prova che il singolo imputato ne fosse a conoscenza o ne avesse la disponibilità diretta, essendo sufficiente che egli fosse consapevole di tale disponibilità da parte dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Pie - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/07/2021 della CORTE DI APPELLO DI PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procurato…

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