Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22246 del 8 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:22246PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudizio di responsabilità penale svolto dai giudici di merito, con puntuale e non manifestamente illogica motivazione, non può essere invalidato da prospettazioni alternative della difesa che si risolvano nella mera sollecitazione alla rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, ovvero nell'autonoma assunzione di diversi parametri di ricostruzione e di valutazione dei fatti, in quanto il giudizio di legittimità non può condurre al riesame di fonti di prova rispetto a quello effettuato dai provvedimenti di merito. Inoltre, la causa di giustificazione della legittima difesa, anche nella forma putativa, è esclusa qualora l'autore del fatto non versi in una situazione di pericolo attuale per la propria incolumità fisica o non intervenga a tutela dell'integrità di persona che versi in una condizione tale da rendere necessitata e priva di alternative la sua reazione all'offesa mediante aggressione. Infine, il provvedimento di sospensione della durata della custodia cautelare in pendenza dei termini per la redazione della motivazione della sentenza ha natura meramente ricognitiva di un effetto che si produce ex lege, in applicazione del combinato disposto degli articoli 304 e 544 c.p.p., senza che sia necessaria un'autonoma motivazione, essendo immediatamente proponibile l'appello ex articolo 310 c.p.p. da parte dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/06/2020 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CALASELICE BARBARA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FILIPPI PAOLA che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.…

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