Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28572 del 20 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:28572PEN

Massima

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Il giudice, nell'ambito del giudizio di riesame di una misura cautelare personale, è legittimato a modificare la qualificazione giuridica del fatto contestato all'indagato, purché il fatto storico rimanga invariato. La valutazione della credibilità della persona offesa e dell'attendibilità delle sue dichiarazioni, ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, non richiede necessariamente il riscontro di elementi oggettivi esterni, essendo sufficiente l'apprezzamento della coerenza e plausibilità del racconto. Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, desumibile dalle modalità di realizzazione del fatto e dalla personalità dell'indagato, anche in assenza di precedenti specifici, legittima l'applicazione della misura cautelare più grave, senza che il giudice sia tenuto a motivare sulla prognosi di concessione della sospensione condizionale della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduard - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/11/2017 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE GREGORIO EDUARDO;
le sentite le conclusioni del PG Dott. PINELLI MARIO MARIA STEFANO.
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del riesame di Roma ha confermato la misura cautelare della custodia in carcere a carico …

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