Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34208 del 7 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34208PEN

Massima

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La falsità di un documento, come una patente di guida internazionale, è incontestabile quando risulta accertata oggettivamente, anche attraverso dichiarazioni di autorità competenti, e non può essere esclusa dalla mera circostanza che l'imputato fosse in possesso di una valida patente nazionale, in quanto l'elemento psicologico del reato di falsità documentale non richiede la consapevolezza della falsità del documento, essendo sufficiente la volontarietà dell'uso del documento falso. Pertanto, la condanna per il reato di falsità documentale è legittima anche qualora l'imputato sostenga di non essere a conoscenza della falsità del documento, in quanto tale elemento non è necessario ai fini della configurabilità del reato, essendo sufficiente la volontarietà dell'uso del documento falso, indipendentemente dalla consapevolezza della sua falsità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MU. ED. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 23/03/2006 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO RAFFAELLO;

Udita la requisitoria del Procuratore Generale in persona del Dott. Santi Consolo che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.

OSSERVA

Il tribunale di Milano con sentenza…

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