La motivazione del provvedimento amministrativo di diniego deve essere adeguata e chiara, indicando specificamente i presupposti di fatto e di diritto che hanno determinato l'adozione del provvedimento, al fine di consentirne il successivo sindacato di legittimità. Il mero rinvio generico a disposizioni regolamentari, senza alcuna indicazione delle norme violate o dell'interesse pubblico leso, non soddisfa l'obbligo di motivazione previsto dalla legge e rende il provvedimento affetto da illegittimità. L'Amministrazione è tenuta a fornire una motivazione puntuale e dettagliata, che renda manifeste le ragioni che hanno condotto all'adozione del provvedimento, in modo da permettere all'interessato di comprenderne il fondamento e di poter eventualmente impugnare efficacemente l'atto. Il rispetto di tale obbligo di motivazione costituisce un principio fondamentale dell'azione amministrativa, volto a garantire la trasparenza e la correttezza dell'esercizio del potere pubblico, nonché il diritto di difesa del destinatario del provvedimento. Pertanto, il provvedimento amministrativo privo di adeguata e chiara motivazione, che si limiti a un generico rinvio a disposizioni regolamentari senza alcuna specificazione, deve essere annullato per violazione dell'obbligo di motivazione previsto dalla legge.