Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19498 del 18 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:19498PEN

Massima

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Il giudice di merito è tenuto a fornire una motivazione adeguata e non meramente assertiva in ordine a tutte le questioni rilevanti sollevate dalle parti, anche attraverso il confronto dialettico con i motivi di impugnazione, al fine di consentire il controllo della correttezza e della logicità del percorso argomentativo seguito. La mancanza di una motivazione congrua e completa, che si risolve in una motivazione apparente, integra la violazione dell'obbligo di motivazione di cui all'art. 125, comma 3, c.p.p. e comporta l'annullamento della sentenza con rinvio per un nuovo giudizio, al fine di garantire il diritto di difesa e il rispetto del principio del contraddittorio. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato, è tenuto a esaminare attentamente tutti i dati di fatto rilevanti, anche quelli che potrebbero integrare cause di giustificazione o circostanze attenuanti, come il concorso di colpa del danneggiato o il patteggiamento della pena da parte della persona offesa per fatti connessi, al fine di pervenire a una decisione pienamente motivata e rispettosa dei diritti delle parti. La mera affermazione assertiva dell'insussistenza di tali elementi, senza un'adeguata argomentazione, non è sufficiente a soddisfare l'obbligo di motivazione. Inoltre, il giudice di merito deve valutare con particolare attenzione la sussistenza dei presupposti della legittima difesa, anche in presenza di incertezze sulla dinamica dei fatti, in quanto tale causa di giustificazione, se riconosciuta, esclude la responsabilità penale dell'imputato. L'omessa o insufficiente motivazione su tale aspetto integra un vizio della sentenza che ne comporta l'annullamento. Infine, il giudice di merito è tenuto a esaminare compiutamente tutte le questioni relative alla determinazione della pena e del risarcimento del danno, confrontandosi con le deduzioni delle parti e fornendo una motivazione adeguata anche su tali profili, al fine di garantire il rispetto dei principi di proporzionalità e di equità della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/10/2020 del TRIBUNALE di TRENTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BORRELLI PAOLA;
lette le conclusioni del Procuratore generale Dr. RICCARDI GIUSEPPE, che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;
lette le conclusioni dell'Avv. (OMISSIS), per la parte civile, che ha chiesto il rigetto del ricorso e la rifusione delle spese.
RITENU…

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