Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33966 del 14 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33966PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato e l'adeguatezza della misura cautelare della custodia in carcere devono essere valutati alla luce della gravità dei fatti, della consistenza dello stupefacente detenuto, dell'indole trasgressiva e dell'inaffidabilità del soggetto, nonché della sua incapacità di autodeterminazione e di controllo, tali da escludere l'idoneità di misure meno afflittive, anche se rafforzate dall'uso di strumenti di controllo elettronico. La motivazione del provvedimento cautelare deve dare conto in modo esaustivo di tali elementi, senza che il ricorso possa limitarsi a prospettare un mero percorso valutativo alternativo, senza confrontarsi con gli argomenti posti a fondamento della decisione impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza del 16/03/2021 del Tribunale di Campobasso;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RICCIARELLI Massimo;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale CIMMINO Alessandro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 16 marzo 2021 il T…

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