Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21191 del 20 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:21191PEN

Massima

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Il diritto di cronaca giudiziaria, pur non richiedendo la prova documentale di tutti i fatti riportati, deve comunque rispettare i canoni della veridicità e della pertinenza, potendo il giudice fondare il proprio accertamento anche su elementi di carattere indiziario, come la contestualità temporale, spaziale e logica tra le vicende giudiziarie e i fatti oggetto di pubblicazione. Pertanto, il giornalista non commette il reato di diffamazione a mezzo stampa quando il collegamento tra i fatti riportati, ancorché non dimostrato con prove concrete, risulti giustificato dalla complessiva valutazione degli elementi contestuali, purché non sia superato il limite della continenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. AN. (P.C.) N. IL (OMESSO);

2) GA. PI. (P.C.) N. IL (OMESSO);

3) GA. GI. (P.C.) N. IL (OMESSO);

nei confronti di:

4) LI. LU. N. IL (OMESSO);

5) DE. RI. MA. N. IL (OMESSO);

6) NA. RO. N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 21/10/2008 G.U.P. TRIBUNALE di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

sentite le conclusioni del P…

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