Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29385 del 26 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:29385PEN

Massima

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Il tentativo di reato è punibile non solo quando l'esecuzione è compiuta, ma anche quando l'agente ha compiuto uno o più atti, anche solo preparatori, che indichino in modo inequivoco la sua volontà di voler commettere un determinato delitto. Ai fini della configurabilità del tentativo, rilevano gli atti che, pur classificabili come preparatori, facciano fondatamente ritenere che l'agente, avendo definitivamente approntato il piano criminoso in ogni dettaglio, abbia iniziato ad attuarlo, dimostrando che l'azione abbia la significativa probabilità di conseguire l'obiettivo programmato e che il delitto sarà commesso, salvo il verificarsi di eventi non prevedibili indipendenti dalla volontà del reo. L'unico modo per l'agente di dimostrare di aver receduto dal proposito criminoso è la desistenza volontaria o il recesso attivo. La valutazione dell'idoneità e dell'univocità degli atti compiuti è rimessa al giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza. Parimenti, l'interpretazione e la valutazione del contenuto delle intercettazioni costituisce questione di fatto, rimessa all'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non è censurabile in Cassazione se non per manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione. Il giudice, nel motivare il diniego della concessione delle attenuanti generiche, non è tenuto a prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, essendo sufficiente che faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti, rimanendo tutti gli altri disattesi o superati da tale valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. MONACO Mar - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/02/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Monaco Marco Maria;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. Romano Giulio che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;
udito il difensore presente, avv. (OMISSIS), che si riporta ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La CORT…

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