Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 123 del 2013

ECLI:IT:TARBA:2013:123SENT

Massima

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Il diniego di un permesso di costruire, motivato da ragioni di interesse pubblico, può essere superato qualora l'amministrazione comunale, a seguito di un riesame della pratica, ritenga di poter accogliere l'istanza dei privati, rilasciando il provvedimento autorizzativo richiesto. In tal caso, il venir meno dell'interesse dei ricorrenti a ottenere l'annullamento del diniego iniziale determina l'improcedibilità del relativo ricorso giurisdizionale, con compensazione delle spese processuali, fermo restando l'obbligo per l'amministrazione di sostenere i costi della consulenza tecnica d'ufficio disposta nel corso del giudizio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'interesse pubblico alla tutela dell'assetto urbanistico, che può giustificare inizialmente il diniego di un permesso di costruire, può essere superato qualora l'amministrazione, a seguito di un riesame della pratica, ritenga di poter accogliere l'istanza del privato. In tal caso, il venir meno dell'interesse del ricorrente a ottenere l'annullamento del diniego iniziale determina l'improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese processuali, fermo restando l'obbligo per l'amministrazione di sostenere i costi della consulenza tecnica d'ufficio disposta nel corso del giudizio. La massima evidenzia come il bilanciamento tra l'interesse pubblico e quello privato possa evolvere nel corso del procedimento amministrativo, con la possibilità per l'amministrazione di superare il proprio iniziale diniego e rilasciare il provvedimento richiesto, senza che ciò comporti necessariamente la soccombenza della parte privata sul piano processuale.

Sentenza completa

N. 00962/2005
REG.RIC.

N. 00123/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00962/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 962 del 2005, proposto da:
Miliotti Guido, Cafagna Giulia, Cafagna Domenico, Vitucci Anna, rappresentati e difesi dall’avv. Angelo Maria Romano, con domicilio eletto presso il suo studio in Bari, via Principe Amedeo, 132; Miliotti Lisandro, rappresentato e difeso dagli avv.ti Cristian Sgaramella e Francesco Silvio Dodaro, con domicilio eletto presso il primo in Bari, viale Papa Pio XII, 60;

contro

Comune di Bari, rappresentato e difeso dagli avv.ti Augusto Farnelli e Anna Valla, con domicilio eletto in Bari, via Principe Amedeo, 26;

per l'annullamento

- della nota prot. 61417 del 15.3.…

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