Cassazione penale Sez. III sentenza n. 7153 del 15 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:7153PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, si differenzia dalla fattispecie comune di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. per l'ulteriore elemento specializzante della natura dei reati-fine programmati, che devono essere quelli previsti dall'art. 73 del medesimo D.P.R. n. 309 del 1990. Tuttavia, è possibile il concorso formale tra i due reati associativi quando la medesima associazione sia finalizzata alla commissione di reati concernenti il traffico degli stupefacenti e di reati diversi, in quanto i due reati tutelano beni giuridici in parte diversi. La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, ai sensi dell'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, richiede la realizzazione, cosciente e volontaria, di attività funzionali agli scopi del sodalizio ed apprezzabili come concreto e causale contributo all'esistenza e al rafforzamento dello stesso, espressive dell'assunzione di un ruolo specifico dell'associato nelle dinamiche operative e di crescita criminale dell'organizzazione, e non necessariamente la commissione dei reati-fine dell'associazione. Ai fini della configurabilità del reato di associazione per delinquere, è sufficiente che il contributo del singolo associato sia apprezzabile e non episodico, senza che sia necessario un contributo stabile, permanente e duraturo al perseguimento delle finalità associative o al mantenimento del sodalizio criminale. Inoltre, la partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti comporta la responsabilità dell'associato anche per le ulteriori attività criminose realizzate dalla medesima struttura organizzativa, pur in assenza di un contributo causale diretto a tali attività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMOROSO Giovanni - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato nella (OMISSIS) il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato nella (OMISSIS) il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato nella (OMISSIS) in data (OMISSIS);
(OMISSIS), nato nella (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 6/03/2014 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RENOLDI Carlo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Genera…

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