Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1469 del 13 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:1469PEN

Massima

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Il provvedimento di prevenzione di cui all'art. 6 della L. n. 401 del 1989, consistente nell'obbligo di comparire personalmente di fronte agli organi di pubblica sicurezza in occasione degli incontri di calcio disputati dalla squadra di appartenenza, può essere legittimamente adottato nei confronti di un soggetto che, in passato, si sia reso protagonista di episodi di violenza in occasione di manifestazioni sportive, in ragione del concreto pericolo che lo stesso, ove non adeguatamente controllato, possa reiterare condotte lesive dell'ordine e della sicurezza pubblica. Tale misura, pur incidendo sulla libertà personale del destinatario, risulta proporzionata e adeguata in considerazione della personalità del soggetto, della sua pregressa condotta violenta e della difficoltà di assicurare il rispetto di un mero divieto di accesso agli impianti sportivi, attesa la dimostrata tendenza del medesimo a disattendere le prescrizioni impostegli. La durata della misura, inoltre, deve essere contenuta entro limiti ragionevoli, avuto riguardo alla gravità dei fatti commessi e alla necessità di prevenire il pericolo di reiterazione di condotte analoghe, senza che ciò comporti una violazione del principio di proporzionalità. Infine, il giudice chiamato a convalidare il provvedimento del Questore è tenuto a valutare adeguatamente le deduzioni difensive del destinatario, motivando in modo esaustivo le ragioni per le quali ritiene di disattenderle, senza che possa ritenersi sufficiente il mero richiamo al contenuto della memoria difensiva depositata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza emessa nei suoi confronti dal Gip del Tribunale di Milano in data 8 luglio 2015;
letti gli atti di causa, la ordinanza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
letta la requisitoria scritta del PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. VIOLA Alfredo Pompeo, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO…

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