Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41355 del 14 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:41355PEN

Massima

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L'appartenenza accertata a un'associazione di tipo mafioso comporta la presunzione di pericolosità sociale del soggetto, che può essere superata solo in presenza di spiccate e oggettive condotte di recesso, la cui prova incombe sull'interessato. Pertanto, una volta ritenuta l'appartenenza a una consorteria mafiosa o assimilata, non è necessaria ulteriore dimostrazione della pericolosità sociale, salvo che il soggetto non fornisca la prova positiva di aver intrapreso un percorso di effettivo distacco e reinserimento sociale. Il mero trascorrere del tempo dall'adesione o dalla partecipazione alle attività associative, così come il semplice riferimento a un reinserimento sociale, non sono sufficienti a superare la presunzione di pericolosità derivante dall'accertata appartenenza all'associazione di stampo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 45/2014 CORTE APPELLO di TORINO, del 06/11/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VERGA GIOVANNA;
lette le conclusioni del PG Dott. GAETA Pietro, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Ricorre per Cassazione (OMISSIS) avverso il decreto emesso dalla Corte d'Appello di Torino che il 6 novembre 2014 ha confermato il decreto del Tribunale di Torino che in data 2 luglio 2014 gli ha applica…

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