Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 33449 del 18 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33449PEN

Massima

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Il concorso punibile nel reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti non richiede necessariamente un contributo materiale alla realizzazione del fatto, essendo sufficiente anche un apporto morale o di agevolazione, come il consentire al detentore di custodire la droga, fornirgli uno stimolo all'azione o un maggior senso di sicurezza nella propria condotta, ovvero assicurare implicitamente una collaborazione sulla quale l'altro concorrente possa contare. Pertanto, la distinzione tra connivenza non punibile e concorso nel delitto va individuata nel fatto che, mentre la prima postula un comportamento meramente passivo, inidoneo ad apportare alcun contributo alla realizzazione del reato, nel concorso è richiesto invece un contributo, anche di natura non materiale, finalizzato ad evitare che la sostanza stupefacente venga rinvenuta e a protrarne l'illegittima detenzione. La gravità indiziaria del concorso può essere desunta anche da elementi indiziari, come la circostanza di aver fatto da "staffetta" al mezzo che trasportava la droga, ovvero di aver fornito informazioni sulla presenza di un ingente quantitativo di stupefacenti occultato in un luogo. Tali elementi, unitamente alla rilevante quantità di droga rinvenuta e ai collegamenti con ambienti criminali, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione della concreta e attuale pericolosità sociale dell'indagato, anche in assenza di precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - rel. Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/02/2018 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MENICHETTI CARLA;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott.ssa DE MASELLIS MARIELLA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inamnnissibilita'.
Il difensore presente avv. (OMISSIS) del foro di PALERMO in difesa di (OMISSIS) si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 17 febbraio 2018 il Tribunale di Palerm…

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