Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 35574 del 25 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:35574PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni, anche di terzi, è legittimo quando vi siano sufficienti elementi per ritenere che tali beni siano il frutto di un'illecita accumulazione di ricchezza, in particolare quando il soggetto sottoposto a indagini per gravi reati di criminalità organizzata risulti essere legato da vincoli affettivi e di convivenza con il titolare formale dei beni. Tuttavia, il Tribunale del riesame è tenuto a valutare attentamente gli elementi di prova offerti dalla difesa per dimostrare l'assenza di qualsiasi coinvolgimento del soggetto indagato nella gestione e nel finanziamento dei beni, nonché la lecita provenienza delle risorse utilizzate, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per il mantenimento del sequestro. Inoltre, il mero fatto che il soggetto indagato abbia avuto in passato ingerenze sui conti del titolare formale dei beni non è di per sé sufficiente a giustificare il sequestro, se tale ingerenza risulta limitata nel tempo e non più attuale al momento dell'adozione della misura cautelare. Infine, la revoca del sequestro preventivo, disposta in accoglimento di una specifica istanza della difesa, determina la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso per cassazione, con conseguente declaratoria di inammissibilità dello stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - rel. Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 46/2015 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 05/03/2015;

visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMILIO IANNELLO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. PASQUALE FIMIANI che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto del 4/2/2015 il G.I.P. del Tribunale di Bari disponeva, ai sensi dell'articol…

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